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Gli spaghetti felici non cambiano la vita ma poco ci manca

Scritto da Giacinto Nanci. Postato in Io Contesto

Per fare gli spaghetti felici si mettono in una padella (un piatto non basta perché è troppo piccolo) aromi e verdure come sedano, cipolla, foglie di cipolla, foglie di finocchio, basilico, rucola, prezzemolo, olive (nere, schiacciate, in salamoia), origano, pomodorini (meglio datterini), peperoni dolci, carote, peperoncini piccanti (verdi, sott’olio, “pestato”, piccantino, essiccati), poi si aggiungono 70 grammi di spaghetti lessi e infine si aggiunge un paio di cucchiai di sugo di pomodoro, infine si aggiunge una spalmata di formaggio grattugiato e si mescola. Ed ecco gli spaghetti felici. Felici perché intanto non sono soli ma in grande compagnia e poi sono una esplosione di colori verde in tutte le sfumature, rosso, giallo, arancione, bianco, nero che riempiono gli occhi e danno allegria. Attenzione non sono gli spaghetti con un po’ di aromi e verdure ma sono spaghetti che si tuffano e affogano in un mare di aromi e verdure dai quali affiorano come i pesci volanti che spuntano dall’acqua. Gli spaghetti felici non hanno bisogno di sale, o se ne può metterne molto poco, perché gli aromi li insaporiscono loro. E il sale come si sa è un fattore di rischio per la salute.

DOMANDE

Scritto da Giacinto Nanci. Postato in Io Contesto

Alla Ministra della Salute Lorenzin, al capo del governo Renzi, al Parlamento  e agli amministratori calabresi. Al commissario per il piano di rientro sanitario della regione calabria NO perché è solo un esecutore.